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Rivista di archeologia e architettura antica

Eventi

Mostra e giornata di studi: Macerata e l’archeologia in Libia

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Dal 1968 l’Università di Macerata, grazie all’impegno di Antonino Di Vita – nel 1962 Adviser del governo libico per le antichità della Tripolitania e poi, fino al 2011, professore emerito a Macerata e fondatore del “Centro di ricerca e documentazione sull’archeologia dell’Africa settentrionale” – ha svolto scavi, ricerche e restauri monumentali in Libia, soprattutto a Leptis Magna e  Sabratha, in stretta collaborazione con il governo libico e con il Ministero degli Affari Esteri.

Proprio per celebrare i suoi 45 anni di attività archeologica in Libia, l’Università di Macerata ha organizzato, nelle giornate del 12-13 e 18 marzo 2014,  una mostra e una giornata di studi, a cura di Maria Antonietta Rizzo e Gilberto Montali. Nel corso della manifestazione sarà intitolato ad Antonino di Vita il Centro di documentazione e ricerca sull’archeologia dell’Africa Settentrionale (CAS), sorto nel 2001 per iniziativa dello stesso prof. Di Vita, mentre il prof. G. Paci presenterà il libro I racconti del professore. Antonino Di Vita, di Liliana Madeo.

 

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Mostra: Conoscere, curare, mostrare. Ricerche italiane per il patrimonio culturale e monumentale dell’Albania

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Mostra realizzata dal Politecnico di Bari, dall’Università di Parma e dall’Università “G. D’Annunzio” di  Chieti-Pescara, in partenariato con l’Istituto Italiano di Cultura a Tirana e il Museo Nazionale di Tirana. Inaugurata il 25 febbraio 2014, la mostra, a cura di Roberta Belli, Anna bruna Menghini, Sara Santoro e Frida Pashako, illustra quattro progetti scientifici sviluppati nell’ambito del Politecnico di Bari e delle Università di Parma e di Chieti-Pescara, atenei da tempo impegnati nello studio del patrimonio architettonico e archeologico albanese in collaborazione con l’Istituto dei Monumenti di Cultura della Repubblica d’Albania e l’Istituto di Archeologia del Centro di Studi Albanologici di Tirana.

I progetti sono stati sviluppati nel quadro delle attività didattiche e di ricerca scientifica di ciascuna università coinvolta e hanno avuto come finalità la valorizzazione del patrimonio archeologico e architettonico albanese: si tratta in particolare di due ipotesi di allestimento per i musei archeologici di Tirana e di Durazzo (Politecnico di Bari: DICAR – Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura) e di due progetti di restauro e rifunzionalizzazione dell’Anfiteatro di Durazzo (Università di Parma: DICATeA – Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Ambiente, del Territorio e Architettura; Università di Chieti-Pescara: DISPUTER – Dipartimento di Scienze Psicologiche, Umanistiche e della Terra e DARCH- Dipartimento di Architettura).

Nella giornata inaugurale si è svolto al Museo Nazionale di Tirana, un tavolo di lavoro sul tema “Ricerca e Cooperazione nella valorizzazione del Patrimonio Archeologico-Monumentale albanese: esperienze compiute e prospettive future”.

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Scarica il manifesto della Mostra

 

Conferenza: Pyrgos/Mavroraki: rame, fascino e bellezza mille anni prima di Afrodite

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Sabato 22 febbraio, alle ore 11.00, al Museo Pigorini di Roma, nell’ambito delle attività dell’Associazione “Amici della Scuola Archeologica Italiana di Atene”, la prof. Maria Rosaria Belgiorno (ITABC-CNR, ROMA) terrà una conferenza dal titolo “Pyrgos/Mavroraki: rame, fascino e bellezza mille anni prima di Afrodite”.

La recente scoperta di una fabbrica di profumo di Pyrgos (Cipro), che a tutt’oggi resta una delle più antiche attestazioni dal momento che risale al secondo millennio a.C., ha permesso di identificare alcuni dei processi di estrazione delle fragranze aromatiche, non solo studiando la funzionalità di contenitori e strumenti, ma anche attraverso le analisi archeometriche, che hanno potuto identificare alcune delle sostanze aromatiche elaborate a Pyrgos, fino a quando un devastante terremoto ha distrutto per sempre il complesso industriale. La scoperta dell’impianto artigianale di Pyrgos dedicato alla prosuzione di sostanze aromatiche e profumi è oggi la base di uno specifico progetto di ricerca, sulla base dell’esperienza archaeometrica e storica del team del ITABC-CNR, che svolge attività di ricerca in quest’ambito dal 1980, in seguito alla scoperta della fabbrica di profumi di Cleopatra. Laboratori speciali sono stati istituiti a questo scopo presso l’ITABC-CNR.

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Per approfondire:

Donato G., Lentini A., Fragrances in the ancient civilisations of the Mediterranean Basin: Archaeometric studies” in M.R. Belgiorno, Aromata Cipria, Ed. Era Nuova, Perugia, Roma 2006, pp. 173-218.

Lentini A., Sostanze odorose e terapeutiche dal sito preistorico di Pyrgos-Mavroraki, in I profumi di Afrodite e il segreto dell’olio, ed. Gangemi, Roma 2007, pp. 89-109.

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 (Museo Preistorico-Etnografico “L. Pigorini”, P.za Marconi 14 – 00144 Roma (Italia), tel. 06-549521)

Per informazioni sull’Associazione: http://www.amicisaia.it/index.htm

Call for papers “Geoarcheologia nelle isole del Mediterraneo”

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Approcci multidisciplinari ai cambiamenti ambientali e storia dell’occupazione umana delle isole del Mediterraneo dalla fine dell’ultima glaciazione.

Colloquio internazionale organizzato a Cargèse (Ajaccio, Corsica), dal 30 giugno al 2 luglio 2015, dal Centro Europeo di Ricerche e di Insegnamento delle Geoscienze dell’Ambiente (CEREGE, UMR 7330 CNRS), dalla Direzione Regionale degli Affari Culturali (Ajaccio, Corsica), in collaborazione con la Scuola Svizzera di Archeologia in Grecia e il Laboratorio di Geografia Fisica “Pierre Birot” (UMR 8591 CNRS).

La geoarcheologia può essere definita come lo studio pluridisciplinare delle relazioni che legano l’ambiente e il paesaggio alla vita della società umana. L’obiettivo è studiare le conseguenze  delle attività umane sulle modifiche ambientali. Combinando geoscienze e metodi della geografia, questo metodo può rivelarsi un utile strumento agli studi archeologici. Il convegno si propone quindi di indagare i seguenti ambiti:

  • Paleogeografia delle coste
  • Modifiche dei livelli marini
  • Cambiamenti climatici
  • Storia delle specie vegetali
  • Eventi estremi e catastrofici (terremoti, tsunami, ecc.)
  • Dinamiche fluviali “dalla sorgente alla foce”
  • Agricoltura ed economia antiche
  • Fonti storiche e ricostruzione dei paesaggi antichi
  • Paesaggi archeologici ed indagini remote-sensing
  • Dal passato al futuro: l’archeologia come mezzo per lo sviluppo sostenibile.

La proposta di intervento, in inglese o in francese, deve pervenire entro il 1 gennaio 2015.

 

Per ulteriori informazioni scarica il .pdf.  

Call for papers “Immagini vive”

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Horti Hesperidum

La rivista semestrale «Horti  Hesperidum, Studi di Storia del Collezionismo e della Storiografia Artistica» (Dipartimento di Scienze storiche, filosofico-‐sociali dei beni culturali del territorio Università degli Studi Di Roma Tor Vergata)  intende dedicare il primo fascicolo monografico del 2015 al tema delle “Immagini vive”. Testimonianze letterarie di varie epoche, dall’antichità pagana all’età cristiana medievale e moderna, permettono di indagare il fenomeno antropologico dell’immagine percepita come presenza “viva”, capace di muoversi, parlare, interagire con gli uomini.

Saranno prese in particolare considerazione le seguenti prospettive di indagine:

1. Il rapporto tra il fedele e l’immagine devozionale;

2. L’immagine elogiata come viva, vera, parlante, nell’ekphrasis letteraria;

3. L’iconoclastia, ovvero l’“uccisione” dell’immagine nelle rispettive epoche.

Gli studiosi interessati dovranno far pervenire, entro il 28 febbraio 2014, alla redazione della rivista (horti‐hesperidum@libero.it) il titolo e l’abstract del contributo (max 2500 caratteri, spazi inclusi) e un breve curriculum vitae.

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Per altre informazioni scarica il .pdf

Presentazione del volume: Il tempio di Ercole a Sabratha, Architettura e contesto urbano

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Monografie di Archeologia Libica XXXIII, Roma, L’Erma di Bretschneider, 2013

di Sergio Aiosa.

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Intervengono Giorgio Rocco (Politecnico di Bari) ed Elisa Chiara Portale (Università degli Studi di Palermo)

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20 gennaio 2014, ore 15.00

Polo didattico di Agrigento, Villa Genuardi, via Ugo la Malfa, Agrigento

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21 gennaio 2014, ore 17.00

Steri, Sala delle Capriate, piazza Marina 61, Palermo

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Scarica la brochure

Per altre informazioni

Inaugurazione del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria

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Riace Bronzes return to public, opened Museum Reggio

I Bronzi di Riace sono nuovamente al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, opera di Marcello Piacentini (1937-1939), ora ristrutturato su progetto dello studio ABDR Architetti Associati (Maria Laura Arlotti, Michele Beccu, Paolo Desideri, Filippo Raimondo). Ieri, 21 dicembre, alla presenza del Ministro per i Beni culturali, Massimo Bray, è stata inaugurata la sala espositiva dove le due statue, poste su speciali basi antisismiche, sono ospitate dopo il restauro conservativo. Oltre a questa, sono state riaperte anche altre sale del Museo , ma  il completamento sarà pronto entro l’aprile del prossimo anno.

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Per informazioni: http://www.archeocalabria.beniculturali.it/

Mostra: “L’eredità salvata. Istituzioni collezioni e materiali a Milano tra numismatica e archeologia”

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Antiquarium “Alda Levi”, Via Edmondo De Amicis, 17, Milano

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L’evento è organizzato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia e dalla Direzione Generale alle Antichità del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. La mostra consente di apprezzare il lavoro svolto dagli Uffici ministeriali per la tutela e la valorizzazione del patrimonio numismatico pubblico. Attraverso una selezione di monete antiche, in particolare, è possibile conoscere i risultati dell’attività di tutela operata quotidianamente dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia. Il Catalogo è ospitato nel terzo volume della collana Notiziario del Portale Numismatico dello Stato a cura di Grazia Facchinetti, Serafina Pennestrì (liberamente consultabile al sito www.numismaticadellostato.it). Il progetto, di cui fa parte il convegno L’eredità salvata. Realtà e prospettive a confronto per la tutela e la fruizione dei beni numismatici di interesse archeologico (tenuto a Milano il 22 novembre 2013), è stato promosso dalla Direzione Generale per le Antichità, tramite l’Osservatorio per i beni numismatici di interesse archeologico, ed è stato realizzato in stretta collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia e con l’apporto della Soprintendenza per i beni archeologici del Piemonte e del Museo delle Antichità Egizie.

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Per altre informazioni:

http://www.archeologia.beniculturali.it/index.php?it/16/mostre/81/leredit-salvata-istituzioni-collezioni-e-materiali-a-milano-tra-numismatica-e-archeologia

Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia: tel. 02.89400555

Call for paper: “Decor. Decorazione e architettura nel mondo romano”

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Il Centro Interuniversitario di studi sull’Edilizia abitativa tardo antica nel Mediterraneo (CISEM) della Sapienza Università di Roma, in collaborazione con Simulacra Romae, organizza a Roma, nel periodo 21-24 maggio 2014, un convegno sulla decorazione architettonica romana. Obiettivi del convegno sono la presentazione di un panorama degli studi più recenti sull’argomento, a Roma, in Italia e nelle province, e una riflessione e un confronto sul metodo: dalla tipologia e nomenclatura, alle possibilità e limiti dell’interpretazione stilistica, al rapporto con gli spazi delle architetture, ai problemi legati alla percezione del linguaggio architettonico.

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Le proposte di intervento e di poster dovranno essere inviate all’indirizzo mail segreteria-cisem@uniroma1.it entro il 20 dicembre 2013.

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Mostra “Antinoé, à la vie, à la mode. Visions d’élégance dans les solitudes”

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120196971Mostra realizzata dal Musée des Tissus di Lione in partenariato con il Musée du Louvre e con l’Opéra national de Lyon. Inaugurata lo scorso 1°ottobre e aperta fino al 28 febbraio 2014, l’esposizione documenta l’evoluzione, in particolare tra il IV e il VII secolo d.C, delle fogge dei vestiti e delle pratiche funerarie nell’antica città egizia di Antinopoli, svelate grazie agli scavi delle sue necropoli promossi da Émile Guimet e condotti da Albert Gayet dal 1896 al 1908. Il Musée des Tissus offre dunque oggi, tanto agli studiosi quanto ai visitatori non specialisti, un’occasione unica per fruire di un insieme di oggetti straordinari, per la prima volta ricostituito in un complesso unitario e proposto nell’originale chiave di lettura della storia del costume.

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Musée des Tissus et des Arts Décoratifs, 34 Rue de la Charité, 69002 Lyon, Francia

+33 4 78 38 42 00

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Per ulteriori informazioni: uliana@lyon.cci.fr; communication@mtmad.fr

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