scarica l’articolo in formato pdf: La Fontana Arcaica di S. Biagio
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Il presente contributo vuole fornire i primi risultati di un’indagine autoptica delle strutture della fontana “arcaica” di Agrigento, nota come Santuario Rupestre di S. Biagio. Il complesso monumentale sorge sulle pendici nord-orientali della Rupe Atenea, a ridosso di una parete rocciosa, all’interno della quale si è sviluppato un sistema di grotte antropiche; esso si compone essenzialmente di due parti: l’edificio delle vasche ad Ovest e il piazzale recintato antistante ad Est. Dopo le prime esplorazioni di Pirro Marconi, nel 1926, nel 1932 Giuseppe Cultrera portò alla luce l’intero complesso monumentale. Fin dalla sua scoperta il monumento è stato oggetto di ripetuti interventi di restauro, alcuni dei quali piuttosto invasivi, che hanno determinato una difficoltà nella lettura del complesso architettonico nel suo contesto naturale. La nuova indagine condotta sul monumento è stata quindi finalizzata a chiarire la configurazione architettonica della fontana nella successione delle fasi di vita, ricostruendo le dinamiche naturali e antropiche che hanno interessato il sito sin dalla sua fondazione. Inoltre, è stata ipotizzata una datazione del monumento nell’ambito dell’età ellenistica, fornendo confronti con il mondo mediterraneo orientale.
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This paper aims to provide the first results of a new autoptical analysis on the structures of the archaic fountain in Agrigento, known as the Santuario rupestre of S. Biagio. The monumental system, located just outside the city-walls, on the north-eastern slopes of the Rupe Atenea, behind a rock face in which is developed an anthropic cave system, is made up mainly of two parts: the building of the western basins and, forehead to the east, a fenced yard. After the first investigations directed by Pirro Marconi in 1926, Giuseppe Cultrera, in 1932, unearthed the whole monumental complex. Since the discovery, the monument was subjected to several restoration works, some of which quite invasive, that determined a difficult reading of the architectural structure in its landscape. A new analysis on the structures has been done, in order to specify the architectural configuration during the life phases of the monument and to retrace the natural and anthropical processes that affected the site since its foundation. Moreover, it has been suggested a datation within the Hellenistic period, providing comparisons with the eastern Mediterranean world.