Promosso dalla casa editrice Fabula, che ha pubblicato a fine 2012 il volume “Giganti di Pietra. L’Heroon che cambia la storia della Sardegna e del Mediterraneo”, il 16 marzo p. v. si terrà a Cagliari, nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università, un convegno dal titolo “Monte Prama. Acquisizioni e prospettive”.
L’heroon di Monte Prama rappresenta uno dei ritrovamenti più interessanti nella archeologia sarda e del Mediterraneo occidentale. Dopo le tre campagne di scavo degli anni Settanta, molto è stato scritto da firme autorevoli (tra le prime quella di Giovanni Lilliu) e molte ipotesi sono state formulate, ma solo con il restauro, concluso nel 2012 dal Laboratorio di Li Punti, si è avuta la effettiva percezione della eccezionalitá del monumento.
Il recupero di circa 25 sculture a grandezza naturale, rappresentanti guerrieri, sacerdoti-pugilatori, arcieri, insieme a numerosi modelli di nuraghe e betili, ha permesso di delineare i caratteri fondamentali dello heroon. Ne è risultato un quadro molto articolato di problemi, a partire dai quali si possono sviluppare ulteriori approfondimenti e ipotesi. Certamente, la storia della Sardegna nella fase finale della civiltà nuragica, quando l´isola era frequentata da tempo da Greci, Fenici ed altri popoli del Levante, ne viene arricchita in modo straordinario. L´esigenza di ripensare lo svolgimento delle vicende sarde nell´età del Ferro, e di collocarle sempre piú strettamente a contatto e confronto con le altre culture del Mediterraneo, fa del santuario di Monte Prama un momento fondamentale, ineludibile, della ricerca e della ricostruzione storica.
Il fenomeno Monte Prama dovrà infatti essere indagato ancora a lungo e i nuovi scavi, ormai prossimi, contribuiranno a gettare nuova luce e ad aprire ulteriori prospettive d´indagine.
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Per altre informazioni: Dott.ssa Gesuina Fois, 328.6489265