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Rivista di archeologia e architettura antica

Tag Archives: metallurgy

Immagazzinamento, circolazione e uso dei metalli in età neopalaziale: il caso di Haghia Triada

Autore: M. Figuera

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Il presente contributo intende analizzare la distribuzione spaziale dei reperti metallici all’interno del sito di Haghia Triada e la relazione tra contesti di rinvenimento e aspetti funzionali, siano essi utilitaristici, di prestigio, rituali o cerimoniali, evidenziando il rapporto esistente tra il metallo in circolazione, quello immagazzinato, in maniera permanente o temporanea, e quello destinato ad essere riciclato. L’obiettivo è riuscire ad indagare le scelte, messe in atto all’interno di questo insediamento, relative all’utilizzo o all’immagazzinamento del metallo, alle priorità funzionali che i manufatti assumevano all’interno di un contesto specifico e alle eventuali strategie restrittive elaborate all’interno di un gruppo sociale per limitare l’accesso a questo bene di grande valore. Haghia Triada si connota come un sito chiave per la presenza di una mole non indifferente di manufatti bronzei e di ben diciannove lingotti di rame. Permette, inoltre, un’analisi non inficiata dai limiti insiti nello studio dei metalli, perché oggetto di un abbandono repentino che ha preservato buona parte dei contesti di rinvenimento.

 

This paper aims to investigate the spatial distribution of metal finds within the site of Ayia Triada, the relationship between the contexts of discovery and functional aspects ‒ utilitarian, prestigious, ritual or ceremonial ‒ deepening the relationship between the metal in circulation, stored permanently or temporarily, or intended to be recycled. The goal is to investigate the choices within a single settlement, relating to the use or storage of metals, to the functional priorities that the artefacts played in a specific context and to any restrictive strategies developed by a social group to limit access to this highly valuable sources. Haghia Triada is characterized as a key site for the presence of a considerable amount of bronze artefacts and nineteen copper ox-hide ingots. It also allows an analysis not affected by the limitations inherent in the study of metals, because it was suddenly abandoned and thanks to that has preserved a large part of the recovery contexts.

The Pigment Production Site of the Ancient Agora of Kos (Greece): Revisiting the material evidence

Autore: Ariadne Kostomitsopoulou Marketou

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Un sito produttivo risalente all’età tardo ellenistica fu messo in luce nel settore orientale dell’agorà di Kos. Resti di fornaci, pur se scarsamente conservate, testimoniano processi piro-tecnologici relativi alla metallurgia e alla manifattura di pigmenti. La produzione dei pigmenti includeva il trattamento di terre colorate e la manifattura del blu egizio, un pigmento artificiale. Alcuni tra i materiali rinvenuti nel sito (barre tubolari di litargirio, masse amorfe e gocce di piombo, e residui d’argento) indicano la produzione di piombo e la separazione dell’argento tramite coppellazione. La compresenza delle due diverse attività manifatturiere nello stesso impianto artigianale potrebbe essere stata vantaggiosa in termini di approvvigionamento di materie prime e combustibile. La posizione strategica della manifattura, situata nel centro commerciale della città antica e interconnessa con il porto, avrebbe facilitato la commercializzazione dei prodotti. Gli scarti produttivi suggeriscono una relazione tra la produzione di pigmenti e la metallurgia.

A late-Hellenistic production site was found at the eastern stoa of the agora of Kos. The presence of destroyed fire-structures indicates pyrotechnological processes, related to pigment manufacture and metallurgy. Pigment production included the treatment of natural earths and the manufacture of the artificial material Egyptian blue. Among the excavation’s finds were hollow tubular litharge rods, amorphous lead lumps and drops, and a small quantity of silver, which point to lead production and silver separation through cupellation. The co-existence of the two separate manufacturing activities at the same site may have been beneficial in supplying the workshop with raw materials and fuel. The strategic location of the production site in the commercial centre of the ancient town, with its connection to the port, would have facilitated trade. The production debris from the Koan site underlines the relationship between pigment manufacture and metallurgy.