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Rivista di archeologia e architettura antica

Tag Archives: Paestum

Archeologia e rischio sismico

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dagostino.

Recentemente alcune circolari ministeriali hanno esteso l’applicazione delle vigenti normative relative al rischio sismico ai beni archeologici. Questa indicazione si manifesta abbastanza impropria perché le linee guida redatte dal MIBAC sono strutturate per l’edilizia monumentale e non per quella allo stato di rudere che non solo è soggetta ad una ben diversa fruizione, ma che ha anche peculiari esigenze di conservazione. La nota, nell’evidenziare le particolarità del costruito archeologico, suggerisce un diverso atteggiamento culturale che, pur nel rispetto della sicurezza dei visitatori, eviti interventi poco rispettosi della storia materiale del costruito antico, compromettendone il valore di monumento-documento.

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Some Italian MIBAC (Italian Minister for cultural heritage) memoranda apply to the archaeological sites the same seismic rules used for buildings. That appears incorrect because the state of ruin is subject to a quite different use, but also has the peculiar needs of conservation. Starting from the idea that the “archaeological built heritage” has an artistic or monumental standing and it may also represent a simple attestation of aspects of human activity in the past, this paper suggests a different cultural attitude aimed to simultaneously respect the safety of visitors and avoid actions disrespectful of the material history of the ancient built.

Gli interventi degli anni ’90 del xx secolo. Il restauro dei templi di Paestum. Un caso di restauro interdisciplinare: i restauri finanziati con i fondi F.I.O.

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martinesIl restauro dei templi di Paestum è stato attuato a partire dal 1995 seguendo un progetto interdisciplinare ideato da Alessandra Melucco Vaccaro
e Giuliana Tocco, in base al quale il restauro deve prevedere anche le successive fasi di manutenzione. I lavori, finanziati con le risorse del Fondo
Investimenti per l’Occupazione (F.I.O.) e diretti dall’Autore nel periodo 1995-2000, preceduti da indagini preliminari ad opera dell’Istituto Centrale
del Restauro, consentirono di orientare il progetto esecutivo sui tre templi, individuando le cause del degrado e, a grandi linee, i trattamenti conservativi
da adottare. Il risultato è stato la definizione di una sorta di “protocollo per la conservazione del manufatto e della area archeologica”, per allora
innovativo, che conserva ancora oggi un grande significato, dal momento che il restauro dei templi non è stato un risultato personale di un singolo
specialista e neppure la somma aritmetica degli apporti delle diverse discipline, è invece un risultato corale.

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The restoration of the temples of Paestum was carried out following an interdisciplinary project designed by Alessandra Melucco Vaccaro and Giuliana
Tocco, according to which the restoration must also provide for the subsequent maintenance. The work, financed by the resources of the Investment
Facility for Employment (FIO) and directed by the Author during the period 1995-2000, was preceded by preliminary investigations by the Central
Institute of Restoration and allowed to direct the executive project on the three temples, identifying the causes of deterioration and, in large lines, the
conservative treatments to be taken. The result was the definition of a “protocol for the preservation of buildings and archaeological areas”, in those years
rather innovative, which still has a great significance, since the restoration of the buildings was not the result of a single specialist, neither the arithmetic
sum of the contributions of different disciplines, it is instead the result of a choral ensemble