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Rivista di archeologia e architettura antica

Tag Archives: Selinunte

Buffa Reloaded. Per una messa a punto dei dati sulla pratica rituale nella necropoli nord-orientale di Selinunte

Autore: A. Bertaiola

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La necropoli scoperta in località Buffa costituisce una delle tre maggiori aree sepolcrali della città greca di Selinunte (Sicilia, TP). Posizionato a Nord-Est dell’insediamento antico, questo sepolcreto è stato oggetto di scavi estensivi da parte della Soprintendenza tra il 1963 e il 1967, restituendo più di mille tombe databili tra la fine del VII sec. alla fine del V sec. a.C. I contesti tombali sono stati interamente editi da Meola tra il 1996 e il 1998. Nella ricostruzione della pratica rituale proposta, due dati sorprendono: l’alta incidenza della cremazione secondaria e il numero esiguo di tombe sepolture infantili, per i quali non si hanno confronti nel quadro pratiche funerarie impiegate nella Sicilia greca. Il presente studio propone una rilettura di questi dati basata sul riesame delle informazioni contestuali.

The necropolis discovered in locality Buffa is one of the three major burial sites of the Greek apoikia of Selinus (Sicily, TP). Located northeast of the ancient settlement, this cemetery underwent extensive excavation by the Superintendency between 1963 and 1967, yielding more than one thousand graves spanning from the end of the 7th to the end of the 5th century BCE. Burial contexts were fully published by Meola between 1996 and 1998. Remarkably, from the reconstruction of ritual practices, two data points stand out: the high percentage of secondary cremations and the relatively low number of child interments, both lacking parallels in the burial customs of Greek Sicily. This paper proposes a reassessment of these data through a re-examination of contextual information.

Archeologia e rischio sismico

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dagostino.

Recentemente alcune circolari ministeriali hanno esteso l’applicazione delle vigenti normative relative al rischio sismico ai beni archeologici. Questa indicazione si manifesta abbastanza impropria perché le linee guida redatte dal MIBAC sono strutturate per l’edilizia monumentale e non per quella allo stato di rudere che non solo è soggetta ad una ben diversa fruizione, ma che ha anche peculiari esigenze di conservazione. La nota, nell’evidenziare le particolarità del costruito archeologico, suggerisce un diverso atteggiamento culturale che, pur nel rispetto della sicurezza dei visitatori, eviti interventi poco rispettosi della storia materiale del costruito antico, compromettendone il valore di monumento-documento.

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Some Italian MIBAC (Italian Minister for cultural heritage) memoranda apply to the archaeological sites the same seismic rules used for buildings. That appears incorrect because the state of ruin is subject to a quite different use, but also has the peculiar needs of conservation. Starting from the idea that the “archaeological built heritage” has an artistic or monumental standing and it may also represent a simple attestation of aspects of human activity in the past, this paper suggests a different cultural attitude aimed to simultaneously respect the safety of visitors and avoid actions disrespectful of the material history of the ancient built.