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Rivista di archeologia e architettura antica

Tag Archives: theater

Das römische Theater von Mogontiacum (Mainz): Typologische Überlegungen mit Blick auf den regionalen Kontext

Autore: M. Teichmann

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Nella romana città di Mogontiacum, l’odierna Magonza, sorgeva un tempo quello che forse è il più grande teatro romano a nord delle Alpi. Già tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento l’edificio fu parzialmente scavato, documentato e poi demolito. Recenti ricerche avviate alla fine degli anni ‘90 hanno ripreso lo scavo parziale del monumento. Nonostante le nuove ricerche sul campo e l’importanza del teatro in antico, il dibattito moderno ha riservato all’edificio poca attenzione tanto che talvolta esso è stato analizzato partendo da presupposti errati, basati su conoscenze obsolete. Il presente lavoro si concentra sul confronto tipologico con altri teatri della regione (in primis la provincia della Germania superior). Il teatro di Magonza doveva essere eccezionale sotto diversi punti di vista, a partire dagli ornamenti architettonici, influenzati da modelli mediterranei, dalla sua tipologia, dalle sue dimensioni e infine dalla sua così antica epoca di costruzione. Il ruolo particolare del teatro è dovuto principalmente al suo presunto utilizzo nel corso degli eventi commemorativi per Nero Claudius Drusus, delle assemblee politiche e allo stanziamento in città dell’esercito romano.

The probably largest Roman theater north of the Alps was located in Roman Mogontiacum (today‘s Mainz). Already in the late 19th and early 20th century, the site was partially excavated, documented and destroyed. Recent research was initiated in the late 1990s and resulted in the partial excavation of the monument. Despite the new field research and the importance of the building in Antiquity, the theater has been given relatively little attention in modern research discussions, or has sometimes been discussed under incorrect assumptions, based on the obsolete state of research. The present paper focuses on the typological comparison with other theaters in the region (primarily the province of Germania superior). The theater of Mainz was outstanding in various ways, based on architectural ornamentation influenced by Mediterranean models, its type, size and its very early construction date. The particular role of the theater is mainly due to its presumed function in the context of the memorial events for Nero Claudius Drusus, political gatherings and the presence of the Roman army.

Arredo urbano e rappresentatività pubblica e privata: il caso dell’Apulia meridionale in età tardo repubblicana e imperiale

Autore: R. Belli Pasqua

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Oggetto d’esame del contributo è la scultura di età romana restituita da Taranto, Lecce e Brindisi; pur nella difficoltà di risalire in molti casi ai contesti di provenienza, tale documentazione consente di analizzare le modalità di impiego della decorazione scultorea ai fini delle esigenze di rappresentatività della committenza pubblica e privata delle tre città. Le sculture ideali, realizzate in funzione dei grandi complessi monumentali edificati a partire dall’età augustea (complessi celebrativi, teatri, impianti termali, anfiteatri), manifestano l’adesione alle istanze politiche e culturali emanate a livello centrale, mentre la statuaria iconica documenta la scelta privilegiata di aree pubbliche o di edifici fortemente rappresentativi, utili ai fini del consenso, così da creare quegli “spazi figurativi” attraverso i quali la città celebra se stessa e i suoi cittadini. Schemi iconografici e modelli di riferimento attestano una piena adesione ai modelli culturali proposti dall’autorità imperiale.

The study investigates the Roman sculpture from Taranto, Lecce and Brindisi; although in many cases it is difficult to trace the pertaining original contexts, the preserved documentation allows us to analyze how the sculptural decoration was used to meet the needs of public and private representativeness. The ideal sculptures, realized in function of the great monumental complexes built starting from the Augustan age (celebratory complexes, theaters, thermae, amphitheaters), show the adhesion to the political and cultural guidelines enacted at central level, while the iconic statuary documents the choice of public areas or highly representative buildings, aimed at building consent, so as to create those “figurative spaces” through which the city celebrates itself and its citizens. Iconographic schemes and reference models attest the full adherence to the cultural models proposed by the imperial authority.